Polemiche a Sassari sul ritardo nella pubblicazione del bando per le manifestazioni di Capodanno. L´amministrazione, dopo alcuni incontri con gli operatori, ha diffuso la gara a cui partecipare. Attacco di Leonardo Zanza di Divinastar
SASSARI - Come accade sempre più spesso, la protesta corre sul web e in particolare è facebook ad ospitare volta per volta le lamentele di cittadini e, in certi casi, di operatori legati alle amministrazioni di riferimento. Ogni anno, nei vari comuni, è sempre "lotteria di Capodanno". La solita stucchevole polemica sulle scelte degli artisti e spettacoli che andranno a intrattenere la piazza. Un toto-nomi che esula dal valore reale che dovrebbero avere questa tipologia di appuntamenti finalizzati in primis a richiamare turisti, anche oltre Tirreno, e non fare a gara con i centri vicini in una triste guerra di campanili sul «cantante più famoso da portare in piazza».
Ma andando oltre le diatribe sulle scelte artistiche, la polemica delle ultime ore a Sassari è rivolta ai ritardi dell'amministrazione. E' Leonardo Zanza, di Divinastar organizzazione di spettacoli, a esprimere la propria contrarietà. «Sono sconcertato dalla leggerezza dei nostri amministratori». Si può pubblicare un bando per il Capodanno l'11 dicembre ed eventualmente fornire conferma ingaggio a Natale? Si può adempiere correttamente a tutte le richieste, ivi comprese scarse disponibilità artistiche in 5 giorni?». Queste le domande critiche poste da Zanza.
E continua: «Ovviamente la nostra ditta non parteciperà. Vorrei informare lor signori che le iniziative ben curate hanno necessità dei tempi e modi dovuti. Ovviamente mi vien da pensare qualcosa...». Un "non detto" che pesa più di quello espresso. Del resto, a parte lo stucchevole toto-nomi, è sicuramente poco produttivo coinvolgere la cittadinanza, gli operatori, e le associazioni "sotto-data" e pubblicare un bando a poche setimane dall'evento. Per fare turismo con tali appuntamenti ci vuole programmazione e un'adeguata promozione, a Sassari come in tutti gli altri centri. Altrimenti, come detto, si cade in una sterile "guerra di campanili" che, ovviamente, sarà vinta da chi ha più somme disposizione senza però creare un fattivo concept di attrazione turistica e culturale nel territorio di riferimento.
Nella foto un capodanno a Sassari
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