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Porto Torres 24notiziealgheroPoliticaTasseDeregulation costa 506mila euro. Suolo pubblico: 100 avvisi
Sara Alivesi 17 dicembre 2014
Deregulation costa 506mila euro
Suolo pubblico: 100 avvisi
Violazioni record ad Alghero. Da giugno Secal ha notificato circa un centinaio di avvisi di accertamento in materia di concessione del suolo pubblico. La media si aggira dai 1000 ai 5mila euro, ma sono diversi i conti che superano i 20mila euro


ALGHERO - Nei giorni in cui ad Alghero si continua a parlare del nuovo regolamento presto all'attenzione del Consiglio che definisce gli spazi destinati alle concessioni di suolo pubblico [LEGGI], il comune si sta giocando un'altra importante partita: quella dei crediti. Da giugno, ma soprattutto tra ottobre e novembre (l'ultimo è del 15 dicembre), Secal - la partecipata che si occupa della riscossione delle entrate comunali - ha notificato circa un centinaio di avvisi di accertamento per violazioni alle concessioni di suolo pubblico rilasciate ad attività commerciali di varia natura. La somma dei verbali stabilisce una cifra record per Sant'Anna: ben 506mila euro. Le trasgressioni riguardano soprattutto ristoranti e bar, che in alcuni casi preferiscono (solo un paio di casi in edilizia) ma la richiesta più alta è arrivata ad un distributore: circa 100mila euro da pagare. Per il resto la media si aggira dai 1000 ai 5mila euro, ma sono diversi i conti che superano i 20mila euro.

Gli abusi sulle aree pubbliche insomma, sono costati cari nell'ultima stagione estiva. L'unica consolazione è la rateizzazione o lo sconto di un terzo della sanzione se il pagamento viene effettuato prima dei 60 giorni previsti dalla legge. Quanto e come verrà corriposto questo mezzo milione di euro si saprà solo all'inizio del nuovo anno, quando si conosceranno presumibilmente anche le nuove regole in materia. Intanto, a parte sui locali che sono i "bersagli" più facilmente individuabili, restano delle lacune soprattutto nella fase ispettiva. Dai "ragni" (per i lavori mobili di ristrutturazione) agli spuntisti (le bancarelle nei mercati aperti), fino alle antenne: c'è tutto un "mondo" sommerso di violazioni che diventa complicato controllare, soprattutto con una dotazione scarsa di risorse umane (in Secal sono operativi 12 dipendenti). Negli anni scorsi, per citare due casi eclatanti, il Comune grazie a Secal, ha incassato 500mila euro per due antenne di telefonia mobile.

Il problema esiste anche sugli eventi, e sul punto l'amministratore unico Salvatore Marino evidenzia «una discrasia tra l'organizzazione dell'iniziativa da parte dell'ente pubblico e l'accertamento da parte di Secal». In passato erano tante le manifestazioni esenti da Tosap ma con il tempo le cose sembrano migliorare grazie anche ad un clima più collaborativo tra gli uffici. Altra questione in sospeso e ribadita da Marino è l'urgenza di un censimento (l'ultimo è del 2008) per mappare la città in evoluzione, dai nuovi quartieri all'agro. Non è la sola che verrà rilanciata alla neo amministrazione comunale a cui verrà sottoposto anche il nuovo piano industriale della partecipata. «Vogliamo solo essere messi nelle condizioni di fare al meglio il nostro lavoro - sottolinea l'amministratore unico - che elogia l'operato dei dipendenti ma auspica l'arrivo di nuove risorse umane anche per l'imminente avvio della riscossione coattiva. Non vogliamo apparire come gli sceriffi ma essere a disposizione dei cittadini, non venendo meno però ai nostri obblighi e doveri».
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