Prenderà avvio nel mese di gennaio 2015, presso l’Istituto ”Mario Paglietti”, il progetto promosso dal Parco Asinara volto alla promozione di buone pratiche per un consumo responsabile delle risorse ittiche
PORTO TORRES - Prenderà avvio nel mese di gennaio 2015, presso l’Istituto superiore ”Mario Paglietti” il progetto “Fish & Cheap”, promosso dal Parco Nazionale dell’Asinara e Area marina protetta “Isola dell’Asinara”, finanziato nell’ambito degli stanziamenti relativi al Fondo Europeo per la pesca 2007-2013 “Sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori”, e volto alla promozione di buone pratiche per un consumo responsabile delle risorse ittiche e per uno sviluppo di attività di pesca a minore impatto ambientale. Coinvolte le quattro sedi dell’istituto Paglietti (Liceo, Nautico, Professionali di Porto Torres e il Liceo di Castelsardo) con circa 150 studenti appartenenti alle classi del biennio.
Con la ripresa delle lezioni, a gennaio, si fisseranno gli incontri per calendarizzare le lezioni: due la settimana di 1 e ½ ciascuna, di cui una prettamente didattica e la seconda propedeutica per l’uscita a mare. Al termine della prova, verrà allestita all’Asinara la frittura del pescato, distribuito agli studenti che vi avranno partecipato. Il titolo del progetto richiama alla mente un piatto tipico della cultura anglosassone: i fish and cheap, il pesce fritto con patate fritte, un piatto popolare, veloce da mangiare e relativamente economico.
Il progetto cofinanziato dallo stesso Ente Parco, ha visto la partecipazione di numerosi operatori della pesca. In generale sono diverse le linee di azione promosse dal progetto: opere di sensibilizzazione in tutta la filiera della pesca; costituzione di una rete di ristoranti sensibili alla tematica del consumo responsabile e disponibili ad adottare un menù con specie neglette; campagne di educazione ambientale con le scuole; promozione del pescaturismo come modalità di pesca sostenibile; comunicazione rivolta alla compagine turistica; attività di divulgazione a mezzo info point. Un contatto diretto tra pubblico e mondo della pesca verrà incoraggiato soprattutto attraverso la campagna di educazione ambientale con le scuole. Attività che coinvolgeranno infatti gli operatori della pesca attraverso la partecipazione degli alunni ad operazioni dimostrative di pesca artigianale.
In questo modo gli allievi potranno entrare in contatto diretto non solo col mondo della pesca, ma anche, in ultima analisi, col mare stesso e con la varietà di specie che ha da offrire. Le attività dei pescatori faranno parte integrante di un’azione di educazione ambientale più ampia condotta previamente da personale qualificato che affiancherà quindi gli operatori della pesca durante le attività. Al fine di poter dare un’impostazione scientifica alle azioni svolte, gli insegnanti e il personale qualificato svolgeranno con gli alunni, in collaborazione con i pescatori, operazioni di riconoscimento e pesatura delle diverse specie pescate. Si vuole così attivare una campagna di incentivazione al consumo responsabile del pesce enfatizzando tre elementi principali: il consumo orientato verso specie stagionali, l’importanza del chilometro zero e il consumo orientato verso le specie ‘neglette’.
Queste ultime, dette anche ‘pesce povero’, sono rappresentate da specie che, pur avendo caratteristiche organolettiche di prim’ordine, hanno poco mercato perché poco conosciute dal consumatore medio e pertanto vengono in gran parte scartate dopo essere state pescate. Appare quindi particolarmente opportuno ridurre i quantitativi di pesce scartato incentivandone il consumo. Un ulteriore obiettivo del progetto è quello di agire nel campo della sostenibilità ambientale della pesca, in questo senso appare opportuno avviare un dialogo costruttivo tra operatori di pesca e operatori di aree protette e parchi, realtà, queste ultime, preposte alla salvaguardia ambientale e al ripristino delle risorse ittiche.
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