OLBIA - I consiglieri comunali di Olbia, Tonino Pizzadili e Stefano Fancello, hanno presentato lunedì una interrogazione al sindaco Gianni Givannelli e al presidente del Consiglio comunale di Olbia Vanni Sanna sulla continuità marittima da e per la Sardegna. Fortemente preoccupati per la concentrazione della proprietà delle società operanti nel campo dei trasporti marittimi nell’isola e consapevoli dei danni economici subiti dalla Sardegna negli anni passati a causa delle elevatissime tariffe, i due hanno portato la questione all'attenzione dell'aula.

Di fronte poi alla probabilità che la Tirrenia, concessionaria del servizio, assuma l’intero monopolio del trasporto passeggeri, rilevando la proprietà dell’altra società di navigazione che già opera nell'isola, con un conseguente aumento di potere da parte dell’armatore, i consiglieri hanno voluto chiedere all’amministrazione di Olbia quali passi intenda fare per impedire che si instauri tale situazione, «con tutte le gravi conseguenze prevedibili una volta messa nelle mani di un unico soggetto la proprietà delle flotte navali operanti sulle rotte sarde». Il timore infatti è che si venga a creare uno squilibrio nei rapporti tra utente e armatore e tra Regione e armatore, con la collocazione di quest'ultimo in posizione dominante, sia nei confronti dell'utenza, che della regione stessa.

Il che creerebbe dei danni all’economia sarda a causa di un prevedibile aumento dei prezzi, dal momento che non sussisterebbero più vincoli imposti dalla concorrenza. «Già oggi – evidenziano Pizzadili e Fancello - in regime di almeno teorica concorrenza, i costi di detto trasporto appaiono condizionati dall'assenza di una vera e propria concorrenza fra vettori. Nonostante il contributo annuale di euro 72 milioni pagato dalla regione Sardegna al concessionario del servizio di continuità territoriale (Tirrenia) infatti, la tariffa in regime di continuità territoriale è del tutto identica a quella dei vettori privati operanti al di fuori di detto regime agevolato».