PORTO TORRES - Da ieri mattina la Multiservizi Porto Torres srl, la società in “house” fondata nel 2008 con l’ obiettivo di offrire servizi al Comune tra cui la manutenzione e gestione del patrimonio comunale, ha un nuovo amministratore unico: Salvatore Zappareddu. Trentatré anni, una laurea in Consulenza e relazione aziendale ottenuta alla Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Sassari, ha ricevuto l’incarico questa mattina, durante l'assemblea ordinaria della Multiservizi, che prevedeva all'ordine del giorno la nomina dell'amministratore, effettuata dal Sindaco Beniamino Scarpa in qualità di Presidente e socio unico, avendo preso atto della scadenza dell'incarico dell'amministratore unico Andrea Maltoni che, assente al momento della nuova nomina, aveva gestito per sei anni la società, “braccio armato” dell’amministrazione.

L'ingegnere Maltoni 40enne con laurea a Pavia e master al Politecnico di Milano, era stato nominato amministratore anche nel comune di Alghero, nella società a totale partecipazione pubblica che in Riviera del Corallo gestisce i servizi e ne cura le manutenzioni. Si era poi dimesso dall’incarico per motivi personali. Zappareddu nel suo curriculum vanta un periodo di formazione in cui ha approfondito gli aspetti di marketing, strategia d'impresa, programmazione e controllo, finanza aziendale, area contabile e finanziaria. Inoltre ha svolto attività all'interno di istituti di formazione in qualità di titolare della cattedra di "Marketing e spirito d'iniziativa e imprenditorialità". Ha lavorato presse aziende private svolgendo attività di supporto e sviluppo, gestione dei rapporti con i fornitori e gestione della clientela. Ma per ottenere le iscrizioni alla Camera di Commercio, necessarie per gestire tutte le attività di carattere strumentale all’ attività del Comune, dovrebbe essere affiancato da un responsabile tecnico in possesso del titolo di ingegnere.

A seguito della nomina del nuovo amministratore unico si sono levate le polemiche da parte di alcuni partiti dell’opposizione sulla necessità di individuare altre figure in possesso di tutti i requisiti necessari per svolgere in modo adeguato il ruolo di amministratore unico. «Non poteva concludersi diversamente la catastrofica parentesi amministrativa targata Scarpa e Co. Un blitz in piena regola, scattato in fretta e furia prima che venissero ufficializzate tutte le undici firme dei consiglieri di opposizione per sciogliere il Consiglio Comunale, per decretare la nomina di amministratore alla Multiservizi assegnata ad una figura notoriamente vicina all'amministrazione, di cui non si discutono le capacità, ma che di sicuro non ha i titoli per poter ricoprire tale incarico». Così il segretario di Autonomia popolare, Alessandro Carta.

«I cittadini si chiederanno, quale sarà l'aggravio dei costi dovuti all'impiego di una ulteriore figura in grado di compensare la mancanza di titoli dell'amministratore designato – aggiunge Carta. « E' chiaro che non serviva questo ennesimo scempio da parte di questa amministrazione, - conclude Carta - per capire che il loro unico obiettivo, anziché tutelare l'interesse della comunità intera all'insegna del merito, della trasparenza e della morale, tanto sbandierati sino a poco tempo fa, sia stato quello di soddisfare gli appetiti di pochi amici».

A rincarare la dose ci pensa il consigliere di Sinistra ecologia e Libertà, Toni Chessa, «Non discuto la persona che è stata nominata in qualità di amministratore unico della Multiservizi, - commenta il consigliere di Sel - ma è veramente vergognoso l' assalto alla diligenza che questa maggioranza sta mettendo in pratica in questo periodo a tre mesi dalla scadenza di mandato. Invece di risolvere i problemi della città e dei cittadini pensano solo ed esclusivamente ad accaparrarsi poltrone e poltroncine». L’assemblea che ha nominato il nuovo amministratore della Multiservizi era composta dal solo sindaco «che ha deciso di non rinnovare il mandato all' ing. Maltoni che a detta di questa maggioranza, era un eccellente amministratore - aggiunge Chessa - per nominare a pochi mesi dalla scadenza elettorale un nuovo amministratore che parrebbe non avere le competenze tecniche richieste per svolgere al meglio il proprio lavoro».