Oltre 16 liste e una fitta schiera di candidati (circa 340) dovranno parlare ad una città in cui la povertà e il disagio sociale di tante famiglie hanno raggiunto livelli di massima allerta
PORTO TORRES - Le amministrative del prossimo mese di maggio interesseranno, in Sardegna, circa la metà dei comuni. La Regione non ha ancora fissato la data delle consultazioni (si parla del 10 o 17 maggio), ma già a Porto Torres alcuni partiti e civiche hanno predisposto le liste, mantenendo ancora il massimo riserbo sui nomi, mentre altri pensano alla stesura dei programmi e alla ricerca dei nominativi da inserire nelle liste. Le amministrazioni chiamate a rinnovare sindaci e consiglieri comunali saranno 169 su 377, con il voto che riguarderà una popolazione di 519.728 mila cittadini, un terzo degli abitanti dell’isola.
I comuni con una popolazione al di sopra dei quindicimila abitanti, tra cui un capoluogo di provincia, in cui si voterà nella prossima primavera, sono quattro: Quartu Sant’Elena, Nuoro, Sestu e Porto Torres. Nella provincia di Sassari si voterà in 28 comuni su 66. La città del porto, dell’industria, del patrimonio archeologico e soprattutto la città del Parco Nazionale dell’Asinara, presenta i suoi schieramenti che iniziano a muovere i primi passi. Oltre 16 liste e una fitta schiera di candidati (circa 340) dovranno parlare ad una città in cui la povertà e il disagio sociale di tante famiglie hanno raggiunto livelli di massima allerta.
Il primo ad annunciare la candidatura a sindaco, il movimento di Autonomia popolare con Massimo Mulas, ex consigliere regionale, sostenuto da tre liste (Ap e due civiche). C’è poi Casa Comune che unisce tre gruppi (Movimento sardo, Sardigna Natzione e Unidos) a sostegno del candidato a primo cittadino, Nicola Franca. A presentarsi fuori dalle coalizioni, anche il Movimento 5 stelle, con Maurizio Zolesi. L’aria che tira alle latitudini del Pd è ben diversa. La sconfitta del 2010 ha obbligato il centrosinistra a compattarsi e a mettere da parte rivalità e personalismi, e il candidato a sindaco Luciano Mura si avvia verso la campagna elettorale sicuro del sostegno del suo partito Pd, del Partito dei sardi, del Centro democratico, dell’Upc, di Sel e di Irs di Gavino Sale.
Una candidatura che è quasi tutta politica, nella quale c’è poco spazio per le liste civiche e neanche per accordi dell’ultima ora. Una coalizione quindi blindata che chiederà conferma con le primarie del 15 marzo. Sul fronte del Psd’Az si punta sulla candidatura di Costantino Ligas, ex Pd ora sardista, con il tentativo di drenare voti preziosi attraverso quattro liste civiche a suo sostegno: non è da escludere qualche “bella sorpresa” con la presentazione prevista questo fine settimana. C’e poi l’ex sindaco , Gilda Usai, “responsabile” di aver mandato a casa il sindaco Scarpa che con lo stesso coraggio scende in campo da sola con la lista Per Cambiare e una seconda civica. Tra le novità più volte annunciate, il Movimento, nato dall’idea di un gruppo di amici appassionati della due ruote (bici), guidato dalla presidente Sandra Fancello.
Ora tutti i partiti e movimenti dovranno lavorare per riscoprire l’istanza del bene collettivo di una comunità investita in pieno dalla crisi economica che ha generato una situazione senza precedenti, e che ha dovuto fronteggiare momenti di grande difficoltà. Questa è la chiave di volta della politica, condizione imprescindibile per offrire una prospettiva di speranza alla città. In un momento storico in cui i cittadini sono estremamente disaffezionati alla politica, si dovrà lavorare anche per riavvicinare gli elettori alla vita amministrativa, visto il clima generale di sfiducia che fa temere possa registrarsi un alto tasso di astensionismo.
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