«Galletti continua a non sapere?», chiede l´ex presidente della Regione Autonoma della Sardegna
CAGLIARI - «Il ministro Galletti continua a non sapere?». Lo domanda Ugo Cappellacci, che con una mozione in Consiglio Regionale, presentata insieme all’intero gruppo Forza Italia, ha denunciato che la Sardegna potrebbe essere scelta dallo Stato per l’ubicazione del deposito delle scorie nucleari.
«Era l’11 marzo – ricorda l'ex presidente della Regione Autonoma della Sardegna - quando il ministro disse che ancora non c’era una scelta e che egli stesso non aveva avuto la possibilità di vedere i documenti. perché ancora non trasmessi dall’Ispra al Ministero dell’Ambiente. Esattamente due giorni dopo, il “Corriere della Sera” riporta che il giorno prima, cioè il 12, l’Ispra ha girato al Ministero dell’Ambiente e a quello dello Sviluppo una versione “secretata” della “Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee” che a sua volta aveva ricevuto dalla “Sogin” il 2 gennaio scorso perché la esaminasse».
«E’ possibile – domanda Cappellacci- che, nonostante la delicatezza della questione, il ministro non sapesse dell’imminente arrivo, il giorno dopo, dei documenti? In ogni caso, sono trascorse già due settimane, hanno avuto tutto il tempo per esaminare le carte e ora dicano chiaramente se la Sardegna è la potenziale destinazione delle scorie oppure no. Considerato che la decisione dovrebbe essere imminente, non pensino di farci trovare di fronte al fatto compiuto, perché i sardi si sono già pronunciati contro le scorie con il referendum del 2011 e nessuno, tantomeno un presidente eletto da nessuno come Renzi, può permettersi di sfidare la volontà di un popolo espressa democraticamente».
Nella foto: Ugo Cappellacci
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