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M.L.P.C. 26 marzo 2015
Allerta crolli: cadono ancora massi a Calamosca e Monte Urpinu
Le incessanti piogge degli ultimi giorni stanno causando una vera e propria allerta caduta massi in città. A venire giù sono stati dei pesanti massi a Calamosca, dove una ragazza per poco non è stata travolta dalla frana, e a Monte Urpinu


CAGLIARI – Le piogge continue di questi giorni stanno causando non pochi danni a Cagliari. A risentirne di più le zone di Monte Urpinu e Calamosca. Nel colle di Sant’Ingnazio, il forte vento e la pioggia stanno sciogliendo il costone roccioso che rasenta viale Calamosca: qui il grande e storico muro di pietra (posto a protezione di una ex zona militare estesa almeno 30 ettari) ha ceduto in più punti.

Lo ha messo in luce l’associazione Sardegna Sotterranea assieme ai suoi speleologi. Secondo gli studiosi dell’associazione, coordinati da Marcello Polastri, che si trovavano in zona per ispezionare un terreno allagato sempre a causa della pioggia, i tratti di muro che hanno ceduto sono una decina. "Ci troviamo davanti a un fenomeno preoccupante in assenza di interventi di consolidamento" afferma Polastri che si è occupato di recente anche di monitorare il livello delle acque sotterranee nei tunnel di Tuvixeddu e di controllare la zona di Monte Urpinu, dove si è registrato il crollo di un costone roccioso.

Una studentessa che è solita allenarsi in zona per poco non è stata travolta dai massi che rotolavano giù. Da ieri pomeriggio infatti, il marciapiede che dalla Chiesa di San Bartolomeo avvia alla spiaggia di Calamosca, rasentando la storica Caserma Ederle, è invaso in più punti da grandi massi e da una spessa coltre fangosa. Le pietre (alcune pesano quintali), hanno invaso le cunette, altre ancora la strada. Ne deriva un duplice problema sia per lo scorrimento delle acque piovane ed anche per il transito delle auto.

All'origine dei crolli, a parte l'acqua piovana che dilava il terreno e che ha creato grandi pozzanghere, ci sono anche alcune cavità sotterranee. Come se non bastasse, una grotta naturale visibile sotto il muro, e che in particolare si addentra nel sottosuolo, mostra segni di lesioni strutturali da non trascurare. Gli speleologi urbani di Sardegna Sotterranea che hanno effettuato il sopralluogo in collaborazione con il Comitato Sportivo Nazionale Europeo, nel costatare la situazione, hanno avvisato la Protezione Civile e si chiedono se sarà il caso di transennare l'area per non far correre ulteriori rischi a quanti sono soliti passare sotto il grande muro.

Anche a Monte Urpinu stesso problema: lungo il viale Raffa Garzia sono venute giù grosse porzioni di massi e terra che per poco non hanno danneggiato le auto in sosta ma che hanno invaso il marciapiede. La zona è stata transennata in attesa che, passate le piogge si possa rimettere in sicurezza la strada.

Nella foto Monte Urpinu
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