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A.B. 26 marzo 2015
Posidonia, da rifiuto a risorsa economica
Questa l´idea della Coldiretti Sardegna, che ha pronto un progetto da presentare ai Comuni costieri che ogni anno si ritrovano a dover far fronte ad un rifiuto che costa diverse migliaia di euro per essere ripulito dalle spiagge e smaltito


ALGHERO - La posidonia non è più un problema, ma una risorsa economica ed ambientale per i comuni e gli agricoltori. Lo sostiene la “Coldiretti Sardegna”, che ha pronto un progetto da presentare ai Comuni costieri che ogni anno si ritrovano a dover far fronte al “problema posidonia”, di fatto un rifiuto che costa diverse migliaia di euro per essere ripulito dalle spiagge e smaltito. Oltre a sollevare polemiche e critiche, in quanto è un materiale che va raccolto con una certa accortezza e tecnica altrimenti rischia di causare danni ecologici e danneggiare le spiagge.

La Posidonia oceanica è una pianta verde marina che ben si adatta ai fondali sabbiosi dei mari più puliti. Produce una grande quantità di massa verde (foglie ed altre parti vegetali, che man mano si degradano), fondamentale per la salute dei fondali. Però, questa massa vegetale, essendo soggetta alle mareggiate, raggiunge, mista a depositi sabbiosi, gli arenili dove tende ad accumularsi sulla battigia, creando problemi oltre che ecologici, anche economici: le amministrazioni pubbliche devono sborsare ingenti quantità di denari per raccoglierle ed assicurare la salubrità dei litorali. La movimentazione della Posidonia non è semplice. Infatti, si rischia di asportare componenti sottili della sabbia e, alla lunga, di compromettere la stessa stabilità e fruibilità turistica delle spiagge. Allo stesso tempo, gli accumuli di posidonia, temporanei o meno, sono soggetti all’azione degli atmosferili, con possibili ulteriori problemi per la viabilità e l’igiene pubblica.

Posto che l’azione migliore per l’igiene pubblica e la messa in sicurezza dei litorali risiede nello raccolta della sola frazione vegetale, sminuzzamento e rideposizione sui fondali, Coldiretti Sardegna ha studiato, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Sassari e di “Sardegna Ricerche”, altre soluzioni ecologicamente ed economicamente compatibili che prevedono il riutilizzo della massa vegetale in eccesso. Si tratta di un sistema di raccolta e di gestione dei residui spiaggiati ed il loro riutilizzo per usi agricoli. Sono possibili diversi usi alternativi. Si potrebbe utilizzare come substrato di coltivazione e come fertilizzante. Oppure si potrebbe riciclare come lettiera per animali, con dei vantaggi anche dal punto di vista sanitario. Si tratta di soluzioni alternative virtuose dal punto di vista economico ed ambientale, che potrebbero essere realizzate dalle cooperative affiliate “UEcoop”, che possiedono la professionalità per la raccolta (per la quale è stata brevettata una macchina), la gestione dei residui spiaggiati ed il loro riutilizzo per usi agricoli.
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