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Porto Torres 24notiziesardegnaCronacaArresti › Al Qaeda: base Olbia, infiltrazioni ad Alghero
S.A. 24 aprile 2015 video
Al Qaeda: base Olbia, infiltrazioni ad Alghero
La cellula era coordinata da un pakistano, imprenditore nel settore delle costruzioni con interessi tra il capoluogo gallurese e Alghero. Le immagini del bliz all'alba di oggi in sette province italiane


CAGLIARI - Blitz della polizia di Stato all'alba di oggi (venerdì) contro un network terroristico di matrice islamica affiliato ad Al Qaeda con base operativa in Sardegna. L'organizzazione scoperta dagli uomini dell'antiterrorismo predicava la lotta armata contro l'occidente e organizzava attentati contro il governo del Pakistan. L'indagine della procura distrettuale di Cagliari e coordinata dal Servizio operativo antiterrorismo, che ha coinvolto le Digos di 7 province, ha portato all'arresto di 18 persone.

Al momento sono state rintracciate sette persone, tutti extracomunitari e indagati, a vario titolo per i reati di strage, associazione a delinquere con finalità di terrorismo, associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti volti a favorire l’illegale ingresso, soggiorno e permanenza nello Stato Italiano: Khan Imitias (classe 1975 pakistano rintracciato ad Olbia); Khan Sultan Wali (classe 1976 pakistano e rintracciato ad Olbia); Mir Niaz (classe 1974 e pakistano, rintracciato a Roma); Muhammad Siddique (classe 1978 pakistano, rintracciato ad Olbia); Ridi Yahya Khan (classe 1978 afghano rintracciato a Foggia); Zaher Ul Haq (classe 1963 pakistano rintracciato a Sora); Zulkifal Hafiz Muhammad (classe 1972 pakistano rintracciato a Verdellino); Shah Zubair (classe 1976 pakistano rintracciato a Civitanova Marche); Ghani Sher (classe 1958 pakistano rintracciato a Civitanova Marche).

Nel pomeriggio, la Polizia di Stato di Macerata ha arrestato un altro componente dell'organizzazione terroristica nata dall'indagine della Digos di Sassari. Gli investigatori della Digos di Macerata hanno individuato un quarantaseienne pakistano all'interno di uno stabile di Porto Recanati, dove da tempo vivono numerose persone di diversa etnia.

Gli investigatori del Servizio Centrale Antiterrorismo della Polizia di Prevenzione con la Digos di Sassari hanno riscontrato che alcuni degli arrestati sono responsabili di numerosi e sanguinari atti di terrorismo e sabotaggio in Pakistan compresa la strage nel mercato cittadino Meena Bazar in Peshawaril 28 ottobre 2009, dove un’esplosione uccise più di cento persone. Secondo le prime indiscrezioni emerse dalla conferenza stampa del procuratore Mauro Mura tenutasi a fine mattinata negli uffici di Cagliari, i terroristi avevano la base operativa a Olbia. A capo della cellula ci sarebbe un pakistano, imprenditore nel settore delle costruzioni con interessi tra il capoluogo gallurese e Alghero. Nelle mira dell'organizzazione pare ci fosse anche un attentato contro Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger. Dalle conversazioni intercettate tra i componenti della cellula di Al Qaida che ha operato in Sardegna è emersa la presenza in Italia nel 2010 di un kamikaze pakistano e l' ipotesi che si progettasse un attentato in Vaticano. Dalle intercettazioni dell'indagini sul network fondamentalista, sono emersi contatti diretti tra le famiglie degli affiliati e Bin Laden.


Ultimo aggiornamento alle 19.47
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