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Mariangela Pala 25 aprile 2015
Deiana e Mura (Pd): «A sistema il porto per lo sviluppo di Porto Torres»
Il futuro del porto di Porto Torres legato alla realizzazione delle opere previste per ridisegnare tutta l´area portuale. Così l'assessore regionale Deiana e il candidato sindaco del centrosinistra Mura


PORTO TORRES - Il futuro del porto di Porto Torres legato alla realizzazione delle opere previste per ridisegnare tutta l'area portuale che consentirà di sviluppare i traffici a partire da quelli esistenti e vocati: ogni metro di banchina deve essere messo a valore perché non sono più tollerabili ritardi che ne impediscono una piena funzionalità. Non si può più rinviare la costruzione dell'antemurale per permettere l'attracco dei traghetti anche con condizioni meteo avverse, così come è prioritario il completamento della rete stradale che collega il porto civico con la città e la realizzazione della nuova area riservata ai pescherecci.

L’assessore regionale ai trasporti, Massimo Deiana, in occasione del dibattito pubblico, tenutosi ieri nella sede elettorale della coalizione di centrosinistra e sovranista, ha elencato le priorità da sviluppare per migliorare l’accessibilità dello scalo turritano necessaria a restituire al porto un ruolo primario per l'economia dell'intero Nord Sardegna. Ad aprire l’incontro pubblico, il segretario cittadino del Partito democratico, Pinuccio Vacca: «per fare dei ragionamenti compiuti sullo sviluppo del porto c’è necessità di un rapporto forte fra Porto Torres e la Regione Sardegna, fra la città e il Governo nazionale».

Questo ha spinto la coalizione a sostenere la candidatura a sindaco di Luciano Mura: la condivisione tra le varie istituzioni una sfida che, secondo il segretario, si è bloccata con l’amministrazione Scarpa-Ligas. «L’incontro di oggi dimostra che il Partito democratico quando c’è da scendere in campo sa portare avanti iniziative importanti soprattutto a Porto Torres, da cui bisogna ripartire», ha detto il segretario provinciale del Pd, Giampiero Cordedda. In questi giorni in Regione la riforma degli Enti locali che coinvolge anche la provincia di Sassari, dove maggiormente si sentono le carenze dei trasporti. Il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra e sovranista, Luciano Mura ha voluto ricordare le tappe dell’assessore Deiana nella giornata dedicata a Porto Torres: la mattina l'incontro con gli studenti dell’istituto Paglietti, e il pomeriggio il confronto con i professionisti e gli operatori del porto.

«Ripartire con il centrosinistra significa riprendere i rapporti con le altre istituzioni. L’assessore ai trasporti della giunta Cappellacci non si è mai presentato a Porto Torres, mentre Deiana appena insediato ha fatto una visita istituzionale alla città», ha esordito Mura, che sostiene la necessità di superare la distinzione tra porto civico, commerciale e porto industriale, inteso invece come unico sistema per fare scelte che accrescano la capacità di attrarre in porto e nel porto persone, imprese e servizi. «Senza infrastrutture non è possibile lo sviluppo dello scalo. E il Piano regolatore portuale deve poter garantire il potenziamento infrastrutturale (banchine, aree, fondali) ed il miglioramento dell'accessibilità per soddisfare in modo più ampio e adeguato la domanda di movimentazione dei passeggeri e delle merci», ha precisato Mura.

Da percorrere, dunque, la strada dell' inserimento di Porto Torres nel cosiddetto Core Network delle Reti Ten-T con il programma “Autostrade del Mare” e con l’attuazione di specifici progetti strategici europei al fine di ridurre il gap dell’insularità, sfruttando il progetto Optimed. Il Partito democratico intende intervenire, dunque, sul nuovo regolamento delle reti Ten-T per far sì' che gli scali del nord dell'isola non rimangano ancora esclusi dalla rete prioritaria del nuovo sistema di trasporto. «Ritengo sia un vantaggio essere parte di un’ Autorità Portuale, perché se è vero che per poter accedere ai finanziamenti nazionali destinati alle opere portuali, si deve fare appello all’ Autority è anche vero che è tempo di aprire un confronto autorevole che è mancato negli ultimi 5 anni».

Mura pone il problema del collegamento Porto Torres-Genova e quello tra il porto turritano e Propriano (Corsica). Decisa la risposta dell’assessore regionale Massimo Deiana che assicura il collegamento con il porto genovese sino al 2020 e sulla linea Propriano-Porto Torres la garanzia fino ad ottobre con la possibilità di utilizzo di nuove risorse per allungare il periodo. «Se si vuole che il porto di Porto Torres diventi una grande piattaforma logistica dobbiamo pensare di mettere a regime lo scalo turritano, per portare le navi passeggeri e merci vicino alla città, per farne un punto di attracco delle navi da crociera, perché il porto diventi punto di stoccaggio del gas metano, e perché assuma un ruolo centrale divenendo Hub del Mediterraneo». Così l’assessore Deiana nel sottolineare l’esigenza di una Sardegna dove i porti devono essere pensati come sistema.

E allora lo scalo marittimo di Porto Torres può candidarsi a diventare il più importante polo di interscambio tra le varie modalità di trasporto merci dell’isola; può portare avanti il progetto dell’intermodalità anche attraverso la bonifica e l’infrastrutturazione di alcune delle aree libere o dismesse dell’area industriale. Il Porto civico può divenire fulcro del diportismo, soprattutto per la nautica maggiore, con l’individuazione di nuove aree di alaggio per le grandi imbarcazioni da diporto e la presenza di servizi quali la riparazione, la manutenzioni, il rifornimento idrico ed elettrico.

«Investire sul ferro - dice l’assessore Deiana – per la realizzazione di una rete metro-treno che attraverso l’utilizzo di tratti di linea ferroviaria esistenti sia delle Ferrovie dello Stato (Sassari - Porto Torres) che delle Ferrovie della Sardegna – FdS (da Sassari si dipartono le linee per Alghero e Sorso) e di nuovi tratti di rete tranviaria, prolunghino la metropolitana di superficie di Sassari dando vita ad un anello di trasporto su rotaia». Deiana ha poi spiegato il progetto fondamentale di integrazione comunitaria, chiamato Optimed (la Regione è autorità di gestione) che prevede la sperimentazione dell’arco nord-ovest con la sponda sud-est del Mediterraneo, per convincere gli operatori ad attivare delle linee che taglino trasversalmente proprio il Mediterraneo. «Porto Torres è in quest'asse di collegamento ed ha un ruolo preciso nell’esperimento». Un’altra sfida di sviluppo per valorizzare il porto nei suoi vari aspetti.
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17:16
La società di Sassari ha ottenuto il miglior punteggio tra le cinque imprese ammesse alla procedura, con un ribasso del 35,23 per cento sull’importo fissato a base d’asta, pari a 120 euro l’ora per navetta


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