Si tratta del primo spazio autogestito della città con circa una decina di associazioni che da un anno occupano l´ex caserma di via Simon, destinata però a diventare un centro multimediale. Le immagini e le interviste da Alghero
ALGHERO - «Chiediamo all'amministrazione comunale la sensibilità di non far fallire un progetto di questo tipo». Parole chiare, che racchiudono quello che è il sentimento di molti giovani e meno giovani che in questi mesi hanno "colorato" e arricchito il centro storico di Alghero: la richiesta fa discutere anche il mondo politico e amministrativo, arriva da Andrea Devoto, referente di Malerbe, una delle associazioni che da un anno occupa lo spazio dell'ex Caserma ad Alghero.
Un'esperienza destinata a concludersi, almeno nella struttura di via Simon che diventerà un centro multimediale dell'Area Maria Protetta [
LEGGI]. Si tratta di un esperimento di autogestione unico in città (pochi precedenti anche nell'isola) dove gli associati si ritrovano ogni lunedì per prendere delle decisioni e nel resto della settimana promuovono eventi, laboratori e corsi.
C'è anche uno sportello legale e uno di supporto psicologico. «I nostri principi sono l'inclusione sociale, la trasversalità e il confronto generazionale» dice Adelaide Vignola, una delle più anziane del gruppo. «Qua si fa cultura e c'è dialogo come da nessun'altra parte» gli fa eco il giovane Giuseppe del Collettivo Studentesco. Tutto questo non può finire è il messaggio che arriva dalle stanze "occupate", tra bici da riparare, una caffetteria "sostenibile" e le immagini di "Welcome", la mostra fotografica sui migranti arrivati ad Alghero. Un "benvenuto" a cui gli associati non vogliono più rinunciare nemmeno per se'stessi.
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