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S.I. 29 maggio 2015
Residenti della Nurra a Palazzo Ducale
Un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, centro di dialogo tra le esigenze dei sassaresi e la politica.


SASSARI - Un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, centro di dialogo tra le esigenze dei sassaresi e la politica. Con questo spirito in apertura dei lavori, il presidente dell'Assemblea civica Antonio Piu, in accordo con il sindaco Nicola Sanna, ha dato la parola al rappresentante della circoscrizione unica, Gino Correddu, che ha spiegato come, dal primo giugno, 1200 cittadini non avranno più un medico di base. Si tratta degli abitanti di Palmadula, La Corte e Villassunta, «che non prenderanno minimamente in considerazione la possibilità di recarsi nella città per avere un servizio che è un loro diritto – ha spiegato il presidente della circoscrizione Gino Correddu, davanti a una ventina di residenti delle borgate -. In primis perché mancano i collegamenti con i mezzi di trasporto; in secondo luogo poiché non stiamo parlando solo di giovani forti, in salute e automuniti, ma anche e soprattutto di anziani e portatori di varie disabilità ed handicap».

Il problema nasce dal fatto che a giugno il medico che ora lavora nella Nurra andrà in pensione, e finora la Asl non ha previsto un sostituto, né definitivo, né provvisorio. «La sensibilità dell'Asl di Sassari è massima e con loro cercheremo di trovare una soluzione assieme ai medici di famiglia che vorranno collaborare». Ha detto il sindaco Nicola Sanna in risposta alla richiesta di sostegno fatta dai residenti. «È l'ennesima battaglia che ci troviamo a portare avanti – ha proseguito il primo cittadino – così come tempo fa abbiamo fatto per l'ufficio postale di Palmadula, un atto dovuto nei confronti dei nostri cittadini che anche lontano dalla città, nell'agro, devono essere tutelati e garantiti. Il Comune ha fatto tutto perché il medico potesse avere dei locali per l'ambulatorio. Ma in questo caso credo sia una questione deontologica, garantire assistenza anche a chi si trova lontano dalla città. E nel caso delle borgate l'aspetto economico per il medico è anche compensato dal fatto di poter avere un numero di assistiti superiore alla media di coloro che invece esercitano in città».

«La Asl non può obbligare nessuno a recarsi in certe zone. L'impegno del commissario è quello di favorire la possibilità che un nuovo medico possa insediarsi in quell'area. Sono passati dieci giorni da quando il medico non è più a Palmadula ed è probabile che ci vorranno altri giorni perché si possa risolvere la situazione. Siamo fiduciosi che la soluzione possa però trovarsi a breve», ha concluso Nicola Sanna. «Anche quello di oggi, come è stato giorni fa quando abbiamo dato spazio ai minatori di Olmedo in mobilità, è un momento che dimostra come sensibilizzare sui problemi dei cittadini sia uno degli obiettivi che questo nuovo Consiglio comunale vuole portare avanti – ha spiegato il presidente Piu -. L'Assemblea civica deve essere percepita dai sassaresi come un luogo aperto al dialogo, dove trovano spazio le richieste di tutela e protezione di diritti».
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