SASSARI - A distanza di pochi giorni dal primo provvedimento di Daspo, che ha riguardato il mondo del basket sassarese, ecco arrivare il secondo. Il primo aveva colpito una donna sassarese, a motivo del suo «irrispettoso e sconveniente comportamento», durante un incontro play-off tra il Banco di Sardegna Dinamo Sassari e l'Ea7 Emporio Armani Olimpia Milano, il secondo ieri (domenica) ha riguardato un tifoso della Grissin Bon Reggio Emilia, per i fatti commessi durante gara6 di finale, al “PalaSerradimigni” di Sassari.

L'attività degli uomini della Polizia di Stato di Sassari, ha consentito di accertare la responsabilità di un 46enne della provincia di Reggio Emilia. L'uomo (lo stesso che nella bella ha provocato un fallo tecnico fischiato a Sosa mettendogli le mani in faccia), che è stato anche denunciato a piede libero per i reati di possesso ingiustificato di armi e per aver introdotto un coltello da cucina in luogo dove si svolgeva una manifestazione sportiva, durante l'intervallo della partita di mercoledì scorso tra Dinamo e Reggio, ha estratto lo stesso ed iniziato ad affettare del formaggio, con atteggiamento che è stato ritenuto dai presenti provocatorio ed insolente.

Solamente il pronto intervento delle forze dell'ordine presenti al Palazzetto ha evitato che la situazione potesse degenerare e coinvolgere più persone, causando seri problemi alla gestione dell'ordine pubblico. L'increscioso episodio ha visto anche il coinvolgimento di alcuni tifosi sassaresi, la cui posizione risulta tutt'ora al vaglio degli inquirenti che stanno ancora ricostruendo le dinamiche dei fatti al fine di valutare le loro eventuali responsabilità. Oltre alla segnalazione inoltrata alla Procura della Repubblica nei confronti della persona, che è stata anche denunciata in stato di libertà, è stato adottato il provvedimento del Daspo valevole per due anni in tutti i luoghi del territorio nazionale e degli stati membri dell’unione europea.