ALGHERO - Sale operatorie a rischio chiusura nell'Ospedale Civile di Alghero. Ecco la lettera a firma dal referente Nursing Up Alghero, Daniele Monti, inviata al commissario straordinario, al direttore sanitario ed al direttore amministrativo dell'Asl di Sassari, al direttore delle Professioni Sanitarie di Sassari, al direttore sanitario Po, al responsabile delle sale oeperatorie ed al direttore UuOo Chirurgia di Alghero ed alla Po Area Chirurgica Sassari. Di seguito il testo integrale.

Il Nursing Up con la presente intende portare alla vostra attenzione la drammatica situazione nella quale si trovano ad operare i professionisti infermieri presso il blocco operatorio dell'Ospedale Civile di Alghero. Esaminata la situazione direttamente sul campo questa Organizzazione Sindacale ha riscontrato numerose problematiche che rendono l'atmosfera nel Blocco Operatorio decisamente tesa. Da diverso tempo due infermieri strumentisti versano in stato di malattia, di cui una unità è perlopiù in procinto di pensionamento. Recentemente, una terza unità si è aggiunta alle assenze per malattia. I cinque infermieri restanti in servizio non possono altresì godere di un sufficiente turnover, la giornata di riposo arriva sovente dopo due settimane di lavoro, i turni di pronta disponibilità effettuati, non meno di dodici turni al mese, risultano essere il doppio rispetto al tetto massimo previsto dal Ccln, e talvolta il medesimo istituto contrattuale è illegalmente utilizzato per permettere la conclusione delle liste operatorie in elezione oltre l'orario di servizio. Fatto gravissimo questo che rappresenta, come più volte ribadito dal legislatore, un illecito ogni qualvolta il suo utilizzo non trovi la ratio in interventi assistenziali con requisiti di urgenza e non programmabili. A tutto questo si aggiungono disposizioni di servizio a nostro avviso dequalificanti e demansionanti, come ad esempio il provvedimento che richiede agli stessi infermieri il trasporto e la sterilizzazione degli strumentari chirurgici presso il Blocco Operatorio dell'Ospedale Marino, poiché il parco di autoclavi è spesso soggetto a fermi. Il Nursing Up ritiene pertanto che tale situazione, tra l'altro ampiamente prevedibile in vista delle ferie estive, rappresenti di fatto un rischio elevato sia per la salute dei lavoratori, costretti ad operare in situazioni al limite, sia per l'utenza dal momento che gli standard qualitativi dell'assistenza non possono essere integralmente garantiti in tale contesto. Difatti, come ribadito nel documento del Ministero della Salute, Manuale della sicurezza in Sala Operatoria, la qualità e la sicurezza della erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza non possono prescindere da politiche di programmazione e gestione dei servizi basate su scelte cliniche che valorizzino il ruolo di tutti gli operatori sanitari. Questo Sindacato chiede pertanto l'adozione di soluzioni a breve temine, che prevedano una riorganizzazione dell'attività operatoria proporzionata alle attuali risorse umane operanti sul campo, nonché l'individuazione e l'assegnazione di unità infermieristiche presso l'UU.OO in questione, anche per fronteggiare l'emergenza estiva cittadina in termini di prestazioni di emergenza secondo standard adeguati. La soluzione paventata di interscambiabilità con gli strumentisti dal Blocco Operatorio dell'Ospedale Marino, già anch'essi numericamente al limite, resta a nostro avviso inapplicabile, almeno nell'immediato, considerata la complessità intrinseca caratterizzante le diverse procedure chirurgiche, i differente contesti tecnologici e logistici, la molteplicità di punti critici eterogenei come ad esempio i protocolli relativi alla radioprotezione. Disponibili per qualsiasi chiarimento in merito alla nostra nota e per discutere eventuali soluzioni per il lungo periodo, chiediamo risposta alle nostre istanze in base alla legislazione vigente.