«La decisione assunta dal Commissario della Provincia di Cagliari di sospendere, oggi, 60 lavoratori precari e al prossimo settembre altri 20, appare come una triste e grave anticipazione di sostanziali "licenziamenti" nella pubblica amministrazione». Cosi Luciano Uras parlamentare di Sel
CAGLIARI - «La decisione assunta dal Commissario della Provincia di Cagliari di sospendere, oggi, 60 lavoratori precari e al prossimo settembre altri 20, appare come una triste e grave anticipazione di sostanziali "licenziamenti" nella pubblica amministrazione». Cosi Luciano Uras parlamentare di Sel.
«A ciò si aggiunga la grave violazione di legge che le Amministrazioni provinciali hanno fatto sistematicamente, anche in Sardegna, nei confronti dei lavoratori precari. Da una parte si sono garantiti i servizi provinciali con personale a termine o interinale, di fatto eludendo le norme di finanza pubblica in materia di assunzioni, dall'altra non regolarizzando tale personale al compimento del trentaseiesimo mese di lavoro precario, come succede in tutta Europa. Questa violazione è stata sanzionata dalla Corte di Giustizia Europea e non potrà non essere valutata anche nei tribunali italiani».
«Di questo e di altro abbiamo detto quando alcuni hanno agito per sopprimere le Province. Oggi le Province ci sono ancora, governate da Commissari/Burocrati anziché dai rappresentanti del popolo, e devono garantire i servizi per la scuola, la viabilità, l'ambiente, i trasporti e altro senza soldi e senza personale. Nessun risparmio solo più disoccupati e meno servizi per i cittadini. Credo che Sel debba agire subito e impegnare Giunta e Presidente della Regione a discutere delle necessarie soluzioni per i cittadini e per i lavoratori precari. Per quanto ci riguarda iniziamo l'ennesima battaglia per i diritti».
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