Martedì 4 agosto la giornata si aprirà alle ore 9,30 in via Ruzittu, ad Arzachena, con una mostra fotografica sugli stazzi galluresi ed un laboratorio di pittura aperto ai giovanissimi
ARZACHENA - Secondo appuntamento con la serie di eventi denominata “Arzachena c’è … percorsi di storia tra passato e presente !”, curata dall’ Associazione C.O.M. presieduta da Pier Paolo Farina con il sostegno dell’Assessorato al Turismo ed il patrocinio del Comune di Arzachena. Martedì 4 agosto la giornata si aprirà alle ore 9,30 in via Ruzittu, ad Arzachena, con una mostra fotografica sugli stazzi galluresi ed un laboratorio di pittura aperto ai giovanissimi di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, organizzato in collaborazione con l’associazione “Arte che passione”.
In serata, con inizio alle ore 22 nell’anfiteatro del rione “Li Conchi” con accesso da via Segrè, il giornalista Gian Piero Farena condurrà un talk show sul tema “Stazzi e briganti”, dedicato agli insediamenti tipici delle campagne arzachenesi e di tutta la Gallura, alla loro funzione sia abitativa che economica ed all’impatto che su di essi ebbe il fenomeno del brigantaggio. Interverranno il parroco e scrittore Don Francesco Cossu, l’agronomo Tomaso Ruzittu e lo scrittore Mario Gregu, testimone diretto di quella che era la vita nello stazzo. Lo chef Giuseppe Contini, appassionato di fotografia, presenterà in anteprima una selezione delle tante e suggestive immagini sugli stazzi che ha realizzato in anni di escursioni nel territorio arzachenese alla ricerca di scatti inediti che pubblicherà in uno specifico sito del quale sta ultimando l’allestimento.
Grazie alla proiezione di un filmato, poi, darà un importante contributo alla discussione anche l’ex insegnante Michele Fresi, storico maestro di scuola elementare per tanti arzachenesi e grande studioso della “civiltà degli stazzi”. La serata sarà introdotta dal Gruppo Folk “Santa Maria” di Arzachena e si concluderà con un concerto del chitarrista Marino De Rosas, noto compositore ed interprete di brani le cui sonorità sono profondamente ispirate alla storia, ai paesaggi, alle tradizioni della Sardegna e ad altre mete delle rotte del Mediterraneo.
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