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Porto Torres 24notizieportotorresCulturaSolidarietà › Migranti a Porto Torres, scoppia la polemica
M. P. 3 agosto 2015
Migranti a Porto Torres, scoppia la polemica
Scoppia sui facebook la polemica sui migranti ospitati presso la palazzina situata nel quartiere residenziale di Serra li Pozzi


PORTO TORRES - Scoppia sui facebook la polemica sui migranti ospitati presso la palazzina situata nel quartiere residenziale di Serra li Pozzi. La decisione di sistemare i circa cinquanta extracomunitari provenienti dall’Eritrea, è stata presa nel rispetto della legalità dal Prefetto che gode del potere decisionale sulle situazioni di emergenza. La notizia era stata accolta con un po’ di perplessità dai residenti del quartiere tanto da indurre una delegazione ad incontrare il sindaco per manifestargli le loro paure. I migranti giunti la scorsa notte intorno alle tre del mattino, sono stati trasferiti a bordo di un pullman da Cagliari a Porto Torres senza nessuna emergenza da un punto di vista sanitario.

Le loro condizioni di salute sono apparse buone, solo un pò di stanchezza perché avevano viaggiato durante la notte, un viaggio lungo il loro, in fuga da una guerra combattuta dalla Somalia contro la loro terra, l’Eritrea. Hanno attraversato il deserto del Sudan, soffrendo la fame, la sete e temperature calde insopportabili, poi la prigionia disumana in Libia, prima di trovare una sistemazione adeguata presso la struttura, prima sede di una casa famiglia, uno stabile con dieci stanze, una sala cucina e una sala pranzo di circa 200 metri quadrati, e all’esterno un cortile di 300 metri quadri.

Per quanto tempo resteranno ospiti non è dato saperlo, a deciderlo sarà il Prefetto, ma già è scoppiata la polemica sui social net work, in molti credevano comunque che i comuni della costa fossero “al riparo” dall’arrivo di migranti. In città poi serpeggia il malcontento anche per la sistemazione scelta: si tratta di una struttura accogliente utilizzata in passato come casa–famiglia. E qualche residente poi non gradisce che ai migranti venga fornito gratuitamente anche il vitto: come spesso accade di questi tempi, i sentimenti di accoglienza vengono a cadere quando la presenza dei profughi ci interessa troppo “da vicino”.


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