OLBIA – Prosegue l'allerta meteo in Sardegna, con il codice rosso fino alle ore 12 di domani, venerdì 2 ottobre. Ed ancora una volta è la zona di Olbia quella più colpita dal maltempo, con il sindaco Gianni Giovannelli che ha annunciato la rcihiesta dello stato di calamità. Diversi quartieri del capoluogo gallurese sono nel panico a causa dell'esondazione del Rio Siligheddu [LEGGI] e le condizioni meteo non aiutano, visto che dalle ore 12 ha ripreso a piovere. La Strada Statale127 Olbia-Tempio Pausania è stata chiusa al traffico dal chilometro 6 al chilometro10.

Olbia è divisa in due dalla chiusura del ponte alla fine di via Vittorio Veneto che conduce alla Statale 127 in direzione di Tempio. Il sindaco Gianni Giovannelli ha ottenuto il via libera dalla Prefettura di Sassari per buttarlo giù, in quanto si teme che faccia da tappo all'onda di piena. La sua ricostruzione dopo l'alluvione del 2013 era costata 80mila euro. Sospesa, in via precauzionale dalle 15.20, la circolazione dei treni tra Olbia e Ozieri/Chilivani. Lo stop si rende necessario per l’emergenza meteorologica in atto nell’Isola, dov’è previsto nelle prossime ore un ulteriore peggioramento, specialmente nella parte settentrionale ed orientale. Per garantire la mobilità tra Olbia ed Ozieri-Chilivani è stato istituito un servizio sostitutivo con autobus. Inoltre, non è escluso che, memore dell'alluvione di due anni fa, il Comune di Olbia dichiari presto lo “stato di calamità naturale".

Intanto, dopo aver chiuso le scuole, il primo cittadino olbiese ha deciso anche la chiusura degli uffici pubblici non comunali. Questo, tramite un'ordinanza firmata nel primo pomeriggio di oggi (giovedì), dove si considera «necessario adottare le misure di salvaguardia urgenti ed indifferibili per evitare danni a persone e cose provocati dall’ondata di maltempo». Per questo, ha ritenuto «di dover procedere alla immediata chiusura degli Uffici Pubblici non comunali del territorio di Olbia, sino a tutto il 2 ottobre 2015, con la garanzia del mantenimento del servizi minimi essenziali».