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A.B. 25 novembre 2015
Energia: Pigliaru vola a Roma
«Tuteliamo il tessuto produttivo della Sardegna», ha dichiarato il presidente della Regione, che ha partecipato ad una riunione negli uffici del Ministero dello Sviluppo economico


CAGLIARI - Si è svolto ieri (martedì), negli uffici romani del Ministero dello Sviluppo economico, l’incontro richiesto dal presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru al sottosegretario della Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ed al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi per affrontare alcune urgenze che riguardano complessivamente il tessuto industriale sardo e le esigenze di sicurezza ed equilibrio del sistema elettrico dell’Isola. Alla riunione, ha preso parte l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras e le rappresentanze sindacali regionali e nazionali. Sono diciotto le aziende beneficiarie della super interrompibilità e tre le centrali elettriche beneficiarie della essenzialità, più l’indotto diretto e collaterale. La riunione è stata preceduta da un lavoro istruttorio condiviso con sindacati e Confindustria per arrivare ad una posizione unitaria che rafforzasse la richiesta al Governo del massimo impegno nel confronto con l'Unione Europea e nella definizione dei provvedimenti necessari per accompagnare la Sardegna nella fase di transizione verso l’arrivo del metano.

Davanti a Guidi e De Vincenti, sollecitati l'11 novembre da un'urgente e circostanziata richiesta di incontro, Pigliaru ha fatto valere le esigenze della Sardegna. Tra le priorità, la necessità di preservare, seppur temporaneamente, il regime attuale di essenzialità delle centrali della Sardegna. «Si tratta del solo strumento che, allo stato delle cose, può accompagnarci nella transizione verso il metano. È funzionale alla ripresa economica della nostra Isola e risponde a precise esigenze di sicurezza ed equilibrio del sistema elettrico regionale, in presenza degli impegni che Governo e Regione hanno messo in campo per il rilancio del settore industriale», ha dichiarato il presidente. «In più non possiamo permetterci ulteriori rischi sul piano dei livelli occupazionali. Chiediamo una proroga del regime di essenzialità per un tempo che serva ad attivare gli investimenti sull’efficientamento delle centrali e sulle imprese a valle», ha concluso Pigliaru, ricordando la peculiarità di Ottana, dove «il problema essenzialità ha impatto diretto con le altre imprese insediate a cui sono fornite le utilities». Preoccupazione è stata manifestata dall’assessore Piras sulla capacità, da parte delle centrali, di mantenere gli attuali livelli occupativi in assenza di tale proroga.

«Stiamo lavorando a pieno regime sul piano per cambiare il nostro assetto energetico - ha detto Piras - Non possiamo pensare che il nostro sforzo sia limitato da questo vincolo sull’essenzialità». Sul caso Ottana, si è soffermata il ministro che, dopo averne discusso in precedenza con Pigliaru, ha comunicato che nelle ultime ore la struttura tecnica del Ministero e Terna stanno valutando l’opzione di un regime che garantisca la riaccensione rapida e l’erogazione in rete in condizioni di equilibrio nella Sardegna centrale. Altro tema portante della lunga riunione è stata la super interrompibilità, punto che il Governo sta trattando con la Commissione Europea e sul quale dalla Regione è arrivata la richiesta di aggiornamenti sullo stato della trattativa. Guidi ha condiviso, con l’intera delegazione sarda i progressi del negoziato ancora in atto con l’Ue, da cui è stata ricevuta la disponibilità a non considerare più la misura della super interrompibilità quale aiuto di Stato, e quindi sanzionabile. Sul fronte del prezzo dell’energia per megawatt/ora, da parte dell’esponente del Governo è stato inoltre comunicato che si sta trattando per un valore finale che sia più basso rispetto alla media europea, in considerazione della specifica condizione di insularità. È stato il sottosegretario a specificare che si sta lavorando per garantire un’autorizzazione alla super interrompibilità per una prospettiva a dieci anni, e ottenere ciò in tempi utili perché la misura non venga interrotta.

«Puntiamo tutti allo stesso obiettivo e da parte nostra sosteniamo il lavoro che si sta portando avanti per raggiungere le condizioni che maggiormente si avvicinano a quelle richieste dalle imprese», ha detto Francesco Pigliaru in chiusura di riunione, confermando l’intenzione «di continuare a esercitare nelle prossime ore un forte pressing sulle istituzioni comunitarie che hanno in mano i dossier su cui si fondano il mantenimento e lo sviluppo del tessuto industriale in condizioni di insularità. Lo faremo insieme al Governo – ha dichiarato il presidente della Regione – con il sostegno e il senso di responsabilità finora sempre mostrato da imprese, sindacati e associazioni di categoria nella gestione delle vertenze industriali sarde legate al tema dell’energia. Ancora oggi l’Unione Europea mostra di avere poca conoscenza sul tema dell’insularità. Ma noi siamo convinti che questa sia l’essenza di una battaglia politica sacrosanta – ha concluso – che vogliamo portare a tutti i livelli e che si fonda su solide ragioni tecniche, sociali e politiche». Il prossimo incontro al Mise per un nuovo aggiornamento è già fissato per la settimana che precede le feste di Natale.

Nella foto: il presidente regionale Francesco Pigliaru
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«Usare la “cerimonia della campanella” per il passaggio di consegne tra il presidente uscente della Regione e quello eletto a me sembra una cosa mortificante». Non usa mezzi termini l´ex presidente Francesco Pigliaru


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